"La rivoluzione meccanica, biologica e chimica dell'agricoltura ha messo sulla strada milioni di lavoratori agricoli: tra il 1940 e il 1950 la manodopera impiegata nel settore agricolo è diminuita del 26% e nel decennio seguente ha acutizzato la tendenza negativa, diminuendo più del 35%.
Il declino è stato ancor più drastico negli anni Sessanta, quando il 40% della rimanente forza lavoro occupata in agricoltura è stata sostituita dalle macchine.
Allo stesso tempo, la produttività agricola è aumentata di più negli ultimi cento anni che in qualsiasi altro periodo, a partire dalla rivoluzione neolitica."
Cit. da "La fine del lavoro" di Jeremy Rifkin - 1995
(Nuova edizione Oscar Mondadori 2004)
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