"Più di quarant'anni fa, agli albori dell'era del computer, il padre della cibernetica, Norbert Weiner, metteva in guardia sulle probabili conseguenze negative delle nuove tecnologie dell'automazione:
«Ricordiamoci», disse, «che la macchina automatica è l'esatto equivalente economico del lavoro degli schiavi».
Non deve quindi sorprendere che il primo nucleo sociale a subire le devastanti conseguenze della cibernetica sia stata la comunità nera americana.
L'introduzione di macchine automatizzate ha reso possibile la sostituzione di milioni di afroamericani che avevano a lungo faticato alla base della piramide economica – prima come schiavi nelle piantagioni di cotone, poi come mezzadri e fittavoli, e infine come manodopera non qualificata nelle grandi fabbriche del Nord – con forme inanimate e meno costose di lavoro."
Cit. da "La fine del lavoro" di Jeremy Rifkin - 1995
(Nuova edizione Oscar Mondadori 2004)
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