"Le schiere dei disoccupati e dei sottoccupati crescono quotidianamente in Nord America, in Europa e in Giappone.
Anche le nazioni in via di sviluppo stanno affrontando una crescente disoccupazione tecnologica, dal momento che le imprese multinazionali stanno ammodernando i propri stabilimenti in tutto il mondo, eliminando milioni di lavoratori non qualificati, che non possono più competere con i costi, la qualità e la velocità di consegna raggiunte dalla produzione automatizzata.
In un numero sempre crescente di Paesi, i giornali si riempiono di articoli che parlano di produzione leggera, re-engineering, qualità totale, post-fordismo, decruiting e downsizing."
Cit. da "La fine del lavoro" di Jeremy Rifkin - 1995
(Nuova edizione Oscar Mondadori 2004)
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