"Molta della attuale, febbrile corsa ai tagli nella spesa pubblica e alla diminuzione del deficit è legata alla convinzione che la riduzione del debito serva a far scendere i tassi di interesse, che stimolerebbero la spesa per consumi e per investimenti.
Sebbene sia probabile che tassi d'interesse più contenuti possano stimolare un incremento delle costruzioni di case di abitazione e le vendite di automobili, è altrettanto probabile che vengano compensati dall'aumento della disoccupazione e dalla conseguente contrazione della propensione al consumo provocati in via indiretta dai tagli alla spesa pubblica."
Cit. da "La fine del lavoro" di Jeremy Rifkin - 1995
(Nuova edizione Oscar Mondadori 2004)
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