"Nel corso degli anni Trenta molti economisti ortodossi ipotizzarono che l'aumentata efficienza e la crescente produttività, generata dalle tecnologie laborsaving, stavano solo esacerbando la crisi economica di tutte le nazioni industriali.
Sindacalisti, manager, economisti e funzionari governativi iniziarono a cercare una via d'uscita per quella che molti ormai consideravano la «vera» contraddizione del capitalismo.
Le organizzazioni dei lavoratori cominciarono a fare pressioni a livello politico per la riduzione dell'orario di lavoro come equa soluzione alla crisi, rivendicando per i lavoratori il diritto a partecipare ai guadagni generati dall'aumento di produttività."
Cit. da "La fine del lavoro" di Jeremy Rifkin - 1995
(Nuova edizione Oscar Mondadori 2004)
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