mercoledì 13 maggio 2015

La sostituzione dei lavoratori

"L'idea che l'innovazione tecnologica inneschi una spirale perpetua di crescita e occupazione ha incontrato, nel corso della sua storia, alcuni oppositori determinati.

Nel primo volume del Capitale, pubblicato nel 1867, Karl Marx argomentava che i produttori tentano continuamente di ridurre il costo del lavoro e di guadagnare un maggior controllo sui mezzi di produzione attraverso la sostituzione dei lavoratori con le macchine in ogni situazione che lo consenta.

Il capitalista trae profitto non solo dalla maggior produttività, dal contenimento dei costi e dal maggior controllo sull'ambiente di lavoro, ma anche – in via indiretta – dalla creazione di una numerosa armata di riserva di disoccupati, la cui forza lavoro sia immediatamente sfruttabile in altri comparti dell'economia."

Cit. da "La fine del lavoro" di Jeremy Rifkin - 1995
(Nuova edizione Oscar Mondadori 2004)

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